First Person Plural. Pratiche e teorie si incontrano, teorie che si indossano e si sperimentano a partire da singolarità messe in risonanza all'interno di un corpo comune. Corpo pensante e corpo del pensiero. Non abbiamo senso, ma siamo senso. Si parla oggi di collaborazione post-consensuale. Entrare nel corso della deviazione. Piuttosto che cooperazione, collettività, collaborazione o complicità, entriamo nel terreno della riformulazione (che non significa nè consenso nè compromesso). La prima persona plurale, noi, non esprime un'amalgama, ma un momento di coesistenza.
Public talk con Martina Ruhsam/Jeroen Peeters/Satu Herrala/Sabina Holzer/Jack Hauser/Xavier Le Roy/Vera Mantero/Michele Di Stefano/Luca Trevisani
First Person Plural. Praxis meets theory. Wearable theories that could be experimented through singularities, put into resonance in a common body. Thinking body and body of thought. We don’t have meaning, but we are meaning. Today we talk about post-consensual collaborations. Entering a course of deviation. Rather than cooperation, collectivity, collaboration or complicity we enter the field of reformulation (which means neither consensus nor compromise). The first person plural do not express an amalgam, but a time for coexistence.
Public Talk with Martina Ruhsam/Jeroen Peeters/Satu Herrala/Sabina Holzer/Jack Hauser/Xavier Le Roy/Vera Mantero/Michele Di Stefano/Luca Trevisani