Della rappresentazione, è un incontro fra artisti e osservatori che indaghi le forme della rappresentazione nello spettacolo contemporaneo. Si parlerà di teatro come punto di partenza e via di fuga. O meglio come luogo di espansione di sensibilità creative, politiche, etiche, ludiche …, in definitiva quell'intreccio di umori, conoscenze, orientamenti che costituiscono un immaginario. I dispositivi scenici classici sono esplosi, attaccati da forze che arrivano da altri linguaggi, le forme della rappresentazione incrinate. Viviamo questa ambiguità e scivolamento da una forma all'altra, facendo perno sulle cicatrici dei sistemi narrativi.
"Siamo al rifiuto del ruolo imitativo e allo stesso tempo all'abbandono del soggetto. Il quadro non è più il simulacro che esorcizza qualche ossessione fantasmatica preesistente perché non imita ma si compie nella sua propria anatomia", dice Klossowski.
L'intuizione che accompagna quest'incontro - e tutto il festival - è che nello spettacolo oggi non sia più possibile 'rappresentare', mettere in scena, ma solo 'presentare'. Praticando dispositivi e linguaggi, abitando segni che ci portano altrove.
con
Fabio Acca
Raimondo Guarino
Kinkaleri
Xavier Le Roy
Andrea Lissoni
Massimo Marino
Gianni Manzella
coordina
Silvia Fanti
in collaborazione con Art'o rivista di cultura e politica delle arti sceniche.