Giovedi 16 ottobre 2025 Xing ha presentato L’Infinito Carnale - Dialogo tra Antonio d’Egitto e Ilarione di Gaza, una danza di Claudia Castellucci, drammaturga, coreografa, didatta e cofondatrice della Societas Raffaello Sanzio. L’intervento è stato un Hole localizzato nel centro storico di Bologna nella Ex Chiesa di San Barbaziano, in Via Cesare Battisti 35, rovina urbana sottratta all’abbandono dal recente restauro.
L'Infinito Carnale è una danza di Claudia Castellucci per la Compagnia Mòra basata su un dialogo da lei scritto tra due eremiti cristiani, Antonio d’Egitto e il suo giovane discepolo Ilarione di Gaza, e su una drammaturgia concepita in forma ritmica. I danzatori si muovono, battuta dopo battuta, nella sonorità del dialogo incorporato nell’habitat sonoro di Stefano Bartolini.
“Antonio d’Egitto (251-356), un eremita ritirato nel deserto della Tebaide, è raggiunto dal giovane Ilarione di Gaza (291-371), il quale gli pone diverse domande che lo affliggono, ma le risposte del suo maestro anziché orientarlo lo sconcertano. L’ambiente del deserto non offre appigli, così le uniche cose che nella solitudine più totale si possono trovare sono i prodotti della propria mente. Ma la mente non è un luogo esclusivamente proprio, abitato com’è di immagini di ogni specie provenienti dal passato o da fantasie generate dall’esterno. Il deserto rivela la veduta anticipata delle cose all’ultimo stadio, ormai rilassato: una polvere sterminata. Non c’è niente da vedere e niente si muove: tutto è Passato. Non resta che sperare di trovare soltanto in se stessi una novità. L’istinto a creare qualcosa che non c’è, rivela il bisogno di rappresentare il mondo, e non soltanto di utilizzarlo.” (C. Castellucci)
In L'Infinito Carnale la Compagnia Mòra (nome che designa la pausa minima, tale da poter distinguere due suoni) riprende l’antichissima forma espressiva della pantomima per essere giudicata dalla povertà estrema di varianti temporali, panoramiche e materiche.
Claudia Castellucci
L’Infinito Carnale
Dialogo tra Antonio d’Egitto e Ilarione di Gaza
Danza della Compagnia Mòra
Interpreti Sissj Bassani, Pier Paolo Zimmermann
Dialogo, Coreografia e Scene Claudia Castellucci
Composizione sonora e musicale Stefano Bartolini
Recitazione del Dialogo Adele Masciello, Pier Paolo Zimmermann
Autore delle Luci Gianni Staropoli
Abiti dell’epilogo Haimana, Moldova
Immagine presentazione "The Blind Leading the Blind #10”, 2005 (opera distrutta), di Peter Buggenhout
Organizzazione Valeria Farima
Produzione Teatro Metastasio di Prato; Societas, Cesena
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Thursday 16 October 2025 Xing presented Carnal Infinity - Dialogue between Anthony of Egypt and Hilarion of Gaza, a dance by Claudia Castellucci, dramaturg, choreographer and co-founder of Societas Raffaello Sanzio. The event was a new Hole located in the historic centre of Bologna in the former Church of San Barbaziano, an urban ruin saved from abandonment by recent restoration.
L'Infinito Carnale (The Carnal Infinite) is a dance by Claudia Castellucci for Compagnia Mòra, based on a dialogue she wrote between two Christian hermits, Anthony of Egypt and his young disciple Hilarion of Gaza, and on a dramaturgy conceived in rhythmic form. The dancers move to the sonority of the dialogue incorporated into Stefano Bartolini's soundscape.
“Anthony of Egypt (251- 356), a hermit retreating to the Thebaid desert, is approached by the young Hilarion of Gaza (291-371), who asks him several questions that trouble him, but his master's answers, rather than orienting him, deeply dishearten him. The desert environment offers nothing that can be grasped firmly, since the only things found in complete solitude are the products of one’s own mind. But the mind is not a place that is exclusively one’s own, inhabited as it is with images of all sorts coming from the past or fantasies generated from outside. The desert reveals an anticipated vision of the end of all things, and the dust that remains seems to be endless. There is nothing to see and nothing moves: everything is Past. All that remains is to hope that one can find something new only in oneself. The instinct to create something that is not there reveals a need to represent the world, and not just to use it.” (C. Castellucci)
In L'Infinito Carnale, Mòra Company (a name that designates the slightest pause, such as to distinguish two sounds) follows the ancient expressive form of pantomime, to be judged against an extreme poverty in temporal, panoramic and material variations.
Claudia Castellucci
L’Infinito Carnale
Dialogo tra Antonio d’Egitto e Ilarione di Gaza
Dance by Compagnia Mòra
Interpreters Sissj Bassani, Pier Paolo Zimmermann
Dialogue, choreography and sets Claudia Castellucci
Sound and music composed Stefano Bartolini
Dialogue recitation Adele Masciello, Pier Paolo Zimmermann
Lights Gianni Staropoli
Clothes in the epilogue Haimana, Moldova
Presentation image "The Blind Leading the Blind #10”, 2005 (destroyed), by Peter Buggenhout
Production Teatro Metastasio di Prato; Societas, Cesena