Mercoledi 8 ottobre 2025 per l’opening autunnale di Raum, Xing ha presentato il record launch del nuovo LP L’altro Hotel del coreografo Michele Di Stefano, diciannovesima uscita di XONG collection - dischi d'artista. Il disco è su vinile bianco, in edizione limitata e numerata di 150 copie, assieme ad una tiratura di 20 collector’s edition accompagnate ciascuna da un set di foto-cartoline pseudo-esotiche scattate dall’artista, con note e appunti originali.
Surplace Radio trasmette da una posizione estemporanea e nomade un palinsesto di novità discografiche e deliri etnomusicali. Per la prima volta a Raum, Bologna, lo speaker Michele Di Stefano presenta in diretta la raccolta di brani di musica ‘situazionata’ di L’altro Hotel e altre novità.
L’altro Hotel è un progetto discografico concepito e realizzato da Michele Di Stefano che fa collimare in maniera lucida e divertita frammenti di una vasta collezione di memo vocali raccolte in giro per il mondo come un catalogo di suoni localizzati, momenti precisi dell’esperienza personale. Convertendo il riferimento diaristico e individuale in un oggetto fruibile da chiunque, l’elaborazione del disco è consistita nella trasformazione di queste registrazioni in brani ispirati da fantomatiche teorie sull’ascolto non selettivo (‘placed music’ o ‘accanto theory’) e presentati sotto forma di un programma radiofonico ormai alla sua cinquantesima puntata. Michele Di Stefano, il conduttore, li contestualizza secondo i canoni del giornalismo musicale: titolo, band o artista, aneddoti relativi alla creazione del brano, tecniche di registrazione, fantasie etnomusicologiche e altre notizie sparse. Il risultato è una fuga dal field recording e dalla letteratura di viaggio, con l’approdo ad un territorio più complesso, dove finzione e realtà cospirano per immergere l’irrequietezza dello spostamento in una foschia condensata dal potere immaginifico del suono. L’autore espone attraverso queste credibilissime ‘fake news’ una visione del fare arte a 360 gradi. Le hits di improbabili artisti quali Marina Lee Orghad o Jonathan Evelos si intrecciano con un mix di atmosfere, paesaggi, prospettive che connettono Tunisi, i Traghetti Grimaldi Lines, il Marais parigino, la Reserva Nacional Tambopata in Perù, i tram di Roma, i fiumi del Botswana…
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Wednesday 8 October 2025 in Bologna for the Fall re-opening of Raum, Xing presented the record launch of the new LP L’altro Hotel by the choreographer Michele Di Stefano, nineteenth release of XONG collection - artist records. The release is on white vinyl, in a limited and numbered edition of 150 copies, including a collector's edition of 20 with a set of pseudo-exotic photo-postcards taken by the artist, with original notes and memos.
Surplace Radio broadcasts from an impromptu and nomadic location a schedule of new releases and ethnomusic delirium. For the first time at Raum Bologna, Di Stefano, as radio host, presents live a selection of ‘placed music’ tracks from L'altro Hotel and other new features.
L’altro Hotel by Michele Di Stefano brings together, in a lucid and amusing way, fragments of a vast collection of voice memos collected by him from around the world as a catalogue of localized sounds, precise moments of personal experience. The processing of the album consisted in converting these diaristic recordings into pieces inspired by phantom theories on non-selective listening (a form of 'nearby music') and presented as a radio program now in its fiftieth episode. Michele Di Stefano contextualizes them according to the canons of music journalism: title, band or artist, anecdotes relating to the creation of the song, recording techniques, ethnomusicological fantasies and other scattered news. The result is an escape from field recording and travel literature, arriving at a more complex territory, where fiction and reality conspire to immerse the restlessness of travel in a haze condensed by the imaginative power of sound. The author exposes, through these very credible fake news, a 360-degree vision of making art. The hits of unlikely artists such as Marina Lee Orghad or Jonathan Evelos are intertwined with a mix of atmospheres, landscapes, perspectives that connect Tunis to the Parisian Marais, the Reserva Nacional Tambopata in Peru to the trams of Rome and the rivers of Botswana...